martedì 30 settembre 2014

" Dall'abbattimento degli animali a quello delle puttane c'è solo un passo (ovvero, perché una prostituta ha scelto di diventare vegetariana)"





Abbiamo ricevuto questo testo da una giovane donna che è stata aiutata dalla delegazione del Mouvement du Nid del Nord-Pas-de-Calais, dopo aver esercitato la prostituzione nei bordelli del Belgio.
Ora sta scrivendo un libro e noi siamo molto fieri di pubblicare questo brano intitolato " Dalla macellazione degli animali a quella delle puttane c'è solo un passo (ovvero, perché una prostituta ha scelto di diventare vegetariana)".
 
Il campanello del salone suona, esattamente come quello di qualsiasi altro negozio. In quel momento, la ragazza alla cassa grida: "Entri!" Si odono allora i primi passi del cliente nella casa (chiusa). La barista alla cassa,  una vera bomba  come la definiamo, va ad accoglierlo. In quel preciso momento, mentre il cuore mi batte forte, indosso il mio paio di scarpe che mi farà sembrare più alta di almeno 15 cm.
In fila, dietro alle altre ragazze, mi preparo psicologicamente. Vengo avanti, sicura di me, e mi posiziono a fianco della collega. Siamo tutte allineate davanti a lui. Ben vestita, con un abito a tubino, che sottolinea le mie forme, fisso il cliente negli occhi e attendo che emetta il verdetto.
Si può leggere una grande esitazione nei suoi occhi; ci squadra tutte, ci fissa dalla testa ai piedi e si prende il tempo necessario a fissare lo sguardo sul nostro seno, per lasciarsi andare infine a un "E' tutto quello che avete?" come se si trovasse dal macellaio all'angolo. Decide lo stesso di lasciarsi tentare da me. Molto presto mi fa capire, però, che gli dispiace che io non sia un taglio di carne di prima categoria. Capisco allora di quale morte mi vuol far morire, sono qualcosa che si mette sotto i denti, sono carne tritata col 15% di grasso,di basso costo, carne da discount.
Durante l'atto  non sento nulla. Aspetto soltanto. Aspetto che l'orco abbia finito il pasto, che abbia finito di masticarmi, di mangiarmi. Aspetto che il quarto d'ora passi. Un po' più tardi, nel corso della giornata, fra un cliente e l'altro, mi prendo il tempo di mangiare un boccone, un bicky con formaggio, pancetta e un pezzo di carne. L'ennesimo cliente suona alla porta, stessa piccola cerimonia e stessa osservazione di diversi clienti. "Ci sono solo queste?"
Di nuovo un cliente sceglie me. Macellazione intensiva del mio corpo. In piena azione, inizio a chiedermi: "Perché? Perché ho avuto bisogno di mangiare della carne nel mio burger, carne  che non era davvero tale, perché composta dagli scarti di altri animali abbattuti? Perché questo uomo ha bisogno di un rapporto sessuale che non è davvero tale, in quanto io non partecipo, è come se non ci fossi, simulo? Questo lo appaga? Il mio burger mi ha appagato? No".
E' abbastanza facile identificarsi con gli animali abbattuti quotidianamente quando si fa la puttana. Vengo abbattuta tutti i giorni, abbattuta dalla fatica, abbattuta dagli uomini che mi passano sopra, tutto per soddisfare i propri desideri, per godere.
Ho bisogno di mangiare carne tutti i giorni? Anzi: ho bisogno di mangiare carne? No. La mangio per un solo motivo: per soddisfare le mie voglie. Ho il diritto di regalarmi una buona bistecca con patatine fritte senza pensare alla sofferenza che c'è dietro, alla sofferenza di un animale, di una vita? Un uomo può provare piacere a costringermi a fare quello che vuole, solo perché mi ha pagata? Crede veramente che mi piaccia far sesso con lui?
Preferisce mettersi il paraocchi piuttosto di pensare a tutto il dolore che provo quando sceglie me, prodotto non di prima categoria. Preferisce non pensare al modo in cui funziona questa casa chiusa, nella quale vengo macellata ogni giorno, perché l'indomani possa regalarsi le mie cosce, così come si regala le cosce di pollo trangugiate a pranzo.
Non lo vedete il rapporto tra me e gli animali macellati? Eppure c'è. In entrambi i casi non si prende in considerazione l'altro. In entrambi i casi, c'è un essere vivente. Invece di chiedervi di che morte volete che muoia il vostro prossimo, [quale sorte volete riservare al vostro prossimo] chiedetevi cosa potete fare per cambiare tutto ciò.

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