[Estratto
da, Fondation Scelles, L'exploitation de la prostitution: un fléau mondial,
giugno 2012, pp.8-10]
Il 48% delle vittime della
tratta a scopo di prostituzione è costituito da bambine e ragazzine (di età
inferiore ai 18 anni). E' questa una delle caratteristiche odierne della
prostituzione: sono sfruttate sessualmente un numero crescente di bambine e
ragazzine. Secondo l'Unicef, sarebbero 2 milioni, ragazze e ragazzi, le vittime
di sfruttamento e di abusi sessuali, tra le quali ci sarebbero ogni anno nel
mondo 1.200.000 vittime di tratta. Le
stime di altre associazioni sono superiori: ci sarebbero da due a tre milioni
di bambini e bambine e di ragazzine prostituite nel mondo.
Questa evoluzione è favorita
da un contesto di estrema povertà e dalla domanda di giovani da parte dei
clienti. In Thailandia, almeno un terzo dei due milioni di persone prostituite è
costituito da minorenni, soprattutto ragazzine. Nell'Asia del Sud-Est, tra il
30 e il 35% delle persone prostituite ha tra i 12 e i 17 anni. In India, ci
sarebbero 270.000 bambine prostituite. In America Latina, il 65% dei bambini e
delle bambine di strada (il cui numero è stimato pari a 40 milioni) si
prostituirebbero regolarmente od occasionalmente.
Questi bambini e bambine sono
venduti dai genitori, spesso convinti di garantire loro la fortuna di un
impiego e di una vita migliore in un Paese straniero, sono allevati da
magnaccia, reclutati da procacciatori di clienti che profittano della loro
vulnerabilità, perché sono bambini e bambine di strada, in condizioni di
disgregazione della famiglia o orfani. Le bambine vengono prostituite in
strada, nei bordelli, nelle vetrine, nei locali di strip-tease o usate per le
produzioni pornografiche.
Tuttavia, non si deve credere
che ciò capiti solo agli "altri".
Secondo il Consiglio d'Europa
(2005), il 50% delle vittime della tratta nei paesi dell'Europa dell'Est è
costituito da minorenni. Rapporti recenti hanno anche dimostrato che l'Austria
sarebbe oggi la prima destinazione prescelta per lo sfruttamento delle
minorenni provenienti soprattutto dall'Europa dell'Est e dall'Europa Centrale,
mentre la Grecia sarebbe la prima destinazione delle bambine e delle ragazzine
vittime della tratta provenienti dall'Albania. E da un po', anche se le
autorità pubbliche si rifiutano ancora di ammetterlo, a Parigi constatiamo la
presenza di reti di adolescenti romene in balia della prostituzione che viene
esercitata sotto i nostri occhi e nella nostra indifferenza.
E' sbagliato immaginare che
il fenomeno riguardi soltanto le bambine e le ragazzine dei Paesi più poveri.
Nei Paesi occidentali, esso riguarda anche minorenni, talvolta provenienti
dalle classi medie. Vivono condizioni di
vulnerabilità: allontanamento da casa, disgregazione della famiglia, abusi...e
cadono accidentalmente nelle mani di reti di prosseneti. La cronaca riporta, a
intervalli regolari, casi di giovani fuggite da casa e scovate da magnaccia
che, approfittando della loro vulnerabilità, le sequestrano e le costringono a
prostituirsi.
Altre ragazzine entrano a far
parte di gang di strada, una forma di criminalità ben nota in Canada, che
conquista progressivamente i Paesi europei. Le ragazzine vittime di queste gang
hanno spesso un'età compresa fra i 13 e i 16 anni e provengono da tutte le
classi sociali. Sono vulnerabili, sognano amore e denaro, si lasciano sedurre
dalle chiacchiere di giovani che faranno di loro delle schiave sessuali truffate
e senza soldi. Nella rete di prostituzione della gang di Wolfpack, smantellata
dalla polizia del Québec nel 2003, una trentina di ragazzine aveva meno di 14
anni.
E' difficile valutare
l'ampiezza di questa prostituzione minorile, illegale e clandestina. Stando a
quel che dice un assistente sociale canadese, il fenomeno è allarmante: "Le giovani vengono spesso contattate
dai magnaccia la prima volta a 8-9 anni". Ma la cosa più grave è forse
questa: se esiste un "mercato" di bambine e ragazzine prostitute è perché
c'è una domanda in tal senso.
Secondo un Rapporto del 2006,
in Francia si prostituirebbero tra le 3000 e le 8000 minorenni.
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