Periodicamente vengono evocati i presunti effetti nefasti che
la legge svedese sulla prostituzione avrebbe provocato, in particolare violenza
e clandestinità. Che si tratti di una
leggenda nera facile da sfatare lo
dimostra questo dossier predisposto dall'organizzazione ZéroMacho, più
precisamente da Didier Bois
La Cancelliera della
Giustizia svedese, così come i procuratori e i poliziotti ( che sono tutti
persone attendibili) e gli assistenti sociali attestano che le persone
prostituite dicono loro di sentirsi più
sicure in Svezia che negli altri Paesi in cui hanno venduto sesso. I
magistrati e i poliziotti comprovano anche il successo del modello nordico di
divieto di acquisto dei rapporti sessuali, "uno sbarramento contro la
tratta", e smentiscono la leggenda della clandestinità diffusa negli altri
Paesi europei dall'industria del sesso.
Il rapporto governativo di valutazione
della legge (2010)
In Svezia una commissione
indipendente e presieduta dal Cancelliere della giustizia ha concluso che la
legge ha avuto effetti sostanzialmente positivi su tutte le persone coinvolte
(ad eccezione dei magnaccia, dei trafficanti e dei clienti). il numero delle
prostitute di strada si è ridoto della metà.
Evoluzione della mentalità:
il 13,6% degli uomini pagava "prestazioni sessuali" prima del 1999 e la
maggioranza della popolazione era contraria alla legge. Oggi, meno dell'8% degli uomini acquista
prestazioni sessuali e il 70% della popolazione è favorevole alla legge di
criminalizzazione dell'acquisto dei rapporti sessuali.
La prostituzione in rete è
aumentata in Svezia come altrove e non è attribuibile alla legge, ma allo
sviluppo di Internet. Si trovano molti più annunci on line nei Paesi vicini.
Dopo aver ascoltato le
testimonianze delle donne prostituite e delle ex prostitute, degli assistenti sociali,
dei poliziotti e di altre persone direttamente interessate, nel 2010 la
commissione ha concluso che la legge
rappresentava un ostacolo all'insediamento dei trafficanti e dei magnaccia e
aveva determinato una riduzione della criminalità organizzata.
http://www.regeringen.se/content/1/c6/14/92/31/96b1e019.pdf
Constatazioni dei magistrati
La magistrata internazionale
di Stoccolma Lise Tamm, la Cancelliera della giustizia svedese Anna Skarhed, il
procuratore Thomas Ahlstrand di Göteborg hanno tutti confermato l'efficacia del
modello nordico (che penalizza i clienti) nella repressione della tratta. Tutte
queste persone attendibili hanno anche smentito formalmente l'opinione che la
legge abbia spinto alla clandestinità le persone prostituite. Al contrario!
Esse hanno affermato che le persone prostituite sono più sicure grazie alla
legge che vieta l'acquisto dei rapporti sessuali.
Lise Tamm, procuratore capo
del tribunale internazionale di Stoccolma, davanti alla Commissione speciale
francese sulla prostituzione, ha detto il 5 novembre 2013:
"Nel 1999, quando la
legge è stata approvata in Svezia, si pensava che la prostituzione sarebbe
diventata clandestina. Ora, questa legge è in vigore da parecchi anni e non
abbiamo assolutamente constatato una maggiore vulnerabilità, un rischio più
accentuato per le donne [che si prostituiscono]. Assolutamente. Al contrario!
Esse ricevono maggior sostegno dai servizi sociali e dalla polizia che cerca di
salvarle. [Che la legge sulla prostituzione abbia prodotto un aumento della
clandestinità] è un mito infondato. Coloro che continuano a sostenerlo, portino
le prove! Prove che io non ho mai visto. Eppure opero sul campo!...E' un
mito...E' un argomento infondato...All'epoca, nel 1999, pensavo che la prostituzione
sarebbe diventata clandestina. Non era vero!"
Lise Tamm nega che la legge
svedese abbia prodotto un deterioramento delle condizioni di vita delle persone
prostituite e parla, al contrario, di una loro maggior tutela.
http://rememberresistdonotcomply.wordpress.com/2013/11/20/une-procureure-de-stockholm-decrit-la-reussite-de-l-abolitionnisme-en-suede/
Il procuratore Thomas
Ahlstrand di Göteborg guardava con scetticismo alla legge del 1999.
"Prima del 1999,
pensavo: "Perché dovremmo intervenire
nella sfera privata delle persone?" Poi ha iniziato a occuparsi
della tratta delle persone a scopo di sfruttamento sessuale e ha constatato
l'efficacia del modello nordico. "Grazie al divieto di acquisto del sesso,
ci è più facile identificare magnaccia e trafficanti. Oggi penso che questo
divieto sia una delle migliori invenzioni svedesi".
Secondo il procuratore
svedese, la cosa è molto semplice: "Il divieto di acquisto di sesso dà
accesso alle organizzazioni sulla tratta delle persone, un accesso che non
avremmo mai avuto in caso contrario". (Marzo 2014).
La Cancelliera della
giustizia svedese, Anna Sharked, ascoltata come esperta in un'udienza pubblica
in Germania al Bundestag (marzo 2014), osserva: "Da voi circolano molti
miti sulla legge svedese sulla prostituzione. Oggi avrete l'occasione di sentir
parlare della realtà. Quando abbiamo approvato questa legge, avevamo due
speranze: arrivare a dissuadere i compratori di sesso e ridurre il numero delle
donne costrette a prostituirsi. Volevamo anche rendere la Svezia un Paese meno
attraente per i trafficanti. Abbiamo raggiunto gli obiettivi che ci eravamo
prefissi".
http://ressourcesprostitution.wordpress.com/2014/03/23/voie-suedoise-et-impasse-allemande-emma/
3. Anche gli assistenti sociali svedesi
constatano la maggior sicurezza delle persone prostituite in Svezia rispetto
agli altri Paesi europei.
Lisa Green, assistente
sociale di Malmö, ha confutato il mito secondo il quale le prostitute sarebbero
precipitate nell'illegalità e le assistenti sociali non sarebbero più riuscite
a raggiungerle. E' accaduto esattamente il contrario, ha dichiarato Lisa Green.
"Noi diciamo chiaramente alle donne che non devono essere loro, ma i
clienti a provare un senso di colpa e di vergogna. E' per questo che si fidano
di noi. Inoltre continuiamo a
raggiungere le donne là dove si trovano: in strada, negli hotel, in rete"
(Udienza pubblica al Bundestag, marzo 2014)
http://ressourcesprostitution.wordpress.com/2014/03/23/voie-suedoise-et-impasse-allemande-emma/
"Minori violenze, salari
più elevati, il "mercato" svedese sembra più sicuro per le prostitute".
Miki Nagata (assistente sociale a Stoccolma) si occupa di una giovane donna
che, dopo essere stata escort in Germania, esercita oggi in Svezia. "Si
sente più sicura, perché sa che può recarsi dalla polizia se è vittima di un
cattivo cliente. La legge riequilibra un po' il rapporto di forza in senso
favorevole a queste donne".
Karin Sidenvall, assistente
sociale al Centro sulla prostituzione di Stoccolma (pubblico e gratuito), stima
che non si sia avuto alcun peggioramento
delle condizioni delle persone prostituite in seguito alla penalizzazione dei
clienti:
"Le persone che vengono
da noi non ci riferiscono di un peggioramento delle loro condizioni. E non mi
hanno mai parlato di clienti più violenti dopo la penalizzazione. Notiamo, al
contrario, che esse sentono che la
legge riconosce la loro sofferenza. Per loro, questa legge riconosce che la
prostituzione è una violenza che subiscono".
Così, l'associazione di
prostitute svedesi PRIS è molto favorevole alla penalizzazione dei clienti e
raccomanda il modello nordico a tutti i Paesi del mondo.
http://www.nätverketpris.se/goals.html
4. La polizia
svedese afferma che la penalizzazione
dell'acquisto dei rapporti sessuali è diventata la principale arma nella lotta
contro la tratta.
Lo confermano le
intercettazioni telefoniche. La polizia smentisce formalmente il mito della
clandestinità e attesta che le persone prostituite confidano di sentirsi più
sicure in Svezia.
Simon Häggström, capo della
squadra antiprostituzione di Stoccolma, udito dal Senato francese il 20 maggio
2005, osservò: " Le donne prostituite dicono che la Svezia è un Paese più
sicuro degli altri. Molte hanno precedentemente venduto sesso in altri Paesi
europei e dicono che gli svedesi che le frequentano hanno molta paura, perché
sanno che la polizia li cerca e che devono comportarsi bene perché in caso
contrario la donna può chiamare la polizia senza incorrere in alcuna
sanzione" (30° minuto dell'intervista)".
L'ispettore Simon Häggström
dichiarò anche: "8 clienti su 10 ammettono immediatamente sul posto di
aver commesso il reato. 9 donne prostituite su 10 testimoniano. Quando si
arrestano dei clienti, molto spesso si trovano i magnaccia. In un giorno solo,
quindi si può arrestare un cliente, un magnaccia e si può indirizzare una
vittima da un'assistente sociale. L'applicazione di questa legge non richiede
enormi risorse: 2 poliziotti e in un solo giorno si concludono molti
casi". (27° minuto
dell'intervista).
A Stoccolma prima della legge
si potevano contare 80 persone che si prostituivano. Oggi sono solo una
dozzina.
Nel 1995 in Svezia, c'erano
circa 2500 persone che si prostituivano. Oggi penso che ve ne siano circa 1000.
Quindi la tratta e la prostituzione non sono più problemi gravi in Svezia.
Consenso politico: tutti i
partiti apprezzano la legge, anche il partito d'opposizione. Tutti pensano che
sia una buona legge e vogliono mantenerla in vigore. E' certo la sola cosa
sulla quale sono tutti d'accordo.
Tutti i sondaggi hanno
dimostrato che l'opinione pubblica è al 70% favorevole alla legge e questo
sostegno è particolarmente forte fra i giovani. Eppure, prima della
promulgazione della legge, la popolazione svedese era contraria alla
criminalizzazione dei clienti.
Si sono registrate delle
conversazioni tra magnaccia che sostengono che la Svezia non sia un buon
mercato. Dicono che questa legge non gli sta bene, che anche nel caso in cui
non vangano arrestati, potrebbero venire arrestati i loro clienti. Quindi non
guadagneranno denaro. E sostengono che
andranno in altri Paesi europei con legislazioni differenti. http://videos.senat.fr/video/videos/2014/video22850.html
Mats Paulsson, della sezione
di lotta contro la tratta di Västra Götaland: "Per noi, questa legge è
veramente utile per svolgere indagini sulla tratta. Ci consente di penetrare
nell'ambiente della prostituzione e i clienti ci forniscono molte
informazioni... I magnaccia che operano in Svezia devono spostarsi
continuamente per non essere scoperti".
Kajsa Wahlberg, commissaria
del Consiglio nazionale della polizia e autrice del rapporto nazionale sulla
tratta, spiega il funzionamento della legge: "Capita abbastanza spesso che
i poliziotti riescano a scoprire un magnaccia in seguito all'arresto di un
cliente. Mentre stanno raccogliendo la testimonianza della donna, il prosseneta
entra nell'appartamento, chiedendosi perché non risponda al telefono da
mezz'ora". Kajsa Wahlberg sostiene che in Svezia non sia possibile lo
sviluppo di reti di trafficanti: "I trafficanti controllano al massimo 2 o
3 ragazze".
Zanna Tvilling, della polizia
di Stoccolma, conferma e aggiunge che capita abbastanza spesso che i clienti
testimonino nei casi di tratta o di sfruttamento della prostituzione.
5. Prova, grazie alle cifre, della
tutela assicurata dal modello svedese:
Dal 1998 al 2013, si sono
avuti 127 omicidi di persone che si prostituivano nei Paesi Bassi, mentre in
Svezia è stata assassinata una sola prostituta (dal marito e non nell'ambito
della prostituzione) nello stesso periodo (Nothern Ireland: Official Report, 9
gennaio 2014, Committee for Justice: Human Trafficking and Exploitation, page
5)
Svezia = 9 milioni di
abitanti
Paesi Bassi = 16 milioni di
abitanti
Questa maggior sicurezza
delle persone che si prostituiscono è stata notata anche dalla giornalista Joan
Smith:
"Gli uomini svedesi
vogliono solo coiti e rapporti orali. Sanno che devono comportarsi bene se non
vogliono essere arrestati. Si astengono dall'essere violenti" (Joan Smith,
The Indipendent, 26 marzo 2013)
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.