I poliziotti notano il modo ignobile in
cui sempre più clienti trattano le prostitute.
Ciò avviene a causa della pubblicità su Internet che tratta
le donne come merci?
Consuetudini brutali dietro le facciate
dei bordelli. Gli investigatori di Augusta constatano che sempre più clienti
trattano le prostitute come merci e talvolta richiedono pratiche sessuali
degradanti o rapporti non protetti. "E' spaventoso" dice Helmut
Sporer , Commissario capo di Augusta.
In primo luogo si tratta di un business come tanti altri,
quello che giorno dopo giorno si effettua al bordello "
Su Casa" nella zona industriale di Lechhauser.
Su Casa" nella zona industriale di Lechhauser.
Siamo all'inizio di
settembre, verso le due di notte. La prostituta Sabrina C. si è accordata con
un cliente. L'operaio edile di 29 anni deve pagare 50 euro per 20 minuti di
sesso. Ma poi, come ha detto Sabina C., l'uomo si arrabbia. La afferra
violentemente e la colpisce in faccia
mentre fa sesso. Lei gli dice che le sta facendo male e che l'ha ferita. Ma
all'uomo non importa.
I magnaccia costringono le prostitute ad
avere rapporti non protetti
La polizia di Augusta conosce
molti casi come questo. "E'
spaventoso come le prostitute siano sempre più trattate come merci dai
clienti" dice Helmut Sporer, capo del Commissariato n.1. "Si compra una donna e si pensa di poter fare
di lei qualsiasi cosa ". Il poliziotto vi scorge una tendenza che lo
induce a preoccuparsi: il rispetto per le prostitute è in declino da anni.
Inoltre i poliziotti addetti al controllo dell'ambiente della prostituzione notano
che i clienti esigono spesso pratiche
sessuali degradanti nei bordelli. Vi è incluso anche il sesso senza
preservativo. "La domanda è in
aumento" dice Sporer, malgrado il rischio di contrarre malattie
sessualmente trasmissibili. Molti clienti dei bordelli lo trovano eccitante.
Molte prostitute accettano malgrado il rischio, perché possono chiedere più
soldi e sperano di acquisire un vantaggio nel mercato altamente competitivo
dell'amore venale.
A volte le donne sono
costrette dai loro sfruttatori ad accettare rapporti non protetti. Come nel
caso di Lili M., 18 anni, che doveva lavorare nello scorso dicembre sui
marciapiedi di Augusta. L'ungherese passeggia lungo il marciapiede la sera di
San Nicola nella zona di Lechhausen. Quando rifiuta un cliente, perché vuole
far sesso senza preservativo, ha, secondo il rapporto della polizia, dei
"problemi" con il magnaccia. Egli osserva la "sua"
prostituta da un parcheggio. Minaccia di far del male ai suoi genitori se la
ragazza non sale sull'auto del cliente e fa ciò che lui le chiede. Il caso è
stato denunciato, il magnaccia si trova in carcere ed è sottoposto a processo.
Se lo sfruttamento della prostituzione e la
tratta degli esseri umani vengono accertati,
di solito è la polizia ad avviare
l'azione penale. Ogni tanto una donna si confida con la polizia. Allora
racconta storie terribili di
disperazione e di sfruttamento. E' raro che le denunce giungano dai clienti.
"La maggior parte di loro non vuol
sapere come le ragazze siano arrivate
qua", ritiene Helmut Sporer.
La stessa constatazione fa
Soni Untereithmeier dell'organizzazione "Solwodi" che si
occupa delle donne vittime della tratta.
" I
clienti non si fanno scrupoli" dice. "Alcune prostitute hanno cercato di far loro comprendere la situazione
in cui si trovano. Non è servito a niente".
Secondo Soni Untereithmeier
non c'è soltanto la barriera della lingua: le donne, in maggioranza, fanno le prostitute a causa della povertà, vengono dall'Ungheria,
dalla Bulgaria e dalla Romania e parlano poco il tedesco. L'esponente
dell'organizzazione Solwodi critica anche l'ignoranza dei clienti. "Una donna mi ha raccontato che un cliente ha
continuato il rapporto anche dopo che lei si è messa a piangere. Le sue lacrime
l'hanno lasciato completamente indifferente".
Ciò
che succede qui in Germania, è indegno dell'umanità
Riguardo alle cause della brutalizzazione dei costumi, la
polizia non può che formulare delle ipotesi. Helmut Sporer pensa che la
distanza fra i clienti dei bordelli e le donne sia sempre più grande perché
oggi la maggior parte delle prostitute proviene da altri Paesi e viaggia per
tutta la Germania. Spesso rimangono solo un paio di settimane in una città.
"Prima c'era almeno un tenue legame
tra il cliente e la prostituta", dice Helmut Sporer. Oggi è molto raro
che ci sia. Inoltre, secondo la polizia, bisogna tener conto della pubblicità,
soprattutto di quella che circola in rete. Le donne sono presentate sulle
pagine specializzate come delle merci. Le pratiche sessuali sono elencate come
se fossero le caratteristiche di un computer. I clienti hanno poi la
possibilità di "recensire" le
prostitute.
Il
cliente di Sabina C. non le ha soltanto fatto del male quella notte del mese di
settembre, ma si è ripreso i 50 euro perché non era soddisfatto. Ma una guardia
del bordello ha bloccato l'uomo e ha chiamato la polizia. E' stato sottoposto a un breve periodo di
custodia cautelare in carcere, ma il suo avvocato Michael Weiss ne ha ottenuto
rapidamente il rilascio. Secondo il tenore della decisione della corte, la
donna avrebbe accettato il rapporto sessuale; non si può dunque parlare di
stupro.
Soni Untereithmeier vede le cose diversamente. Dice:
"Ciò che succede qui in Germania, è indegno dell'umanità"
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