Abbiamo creduto alla vostra
volontà di rendere questo mondo migliore, più giusto, di renderlo un mondo in
cui fossero rispettati e difesi i diritti di tutti gli esseri umani, non solo
quelli degli uomini. Ne avete delusi più di uno, così come avete deluso
moltissime donne. Siamo allibite nel constatare che difendete in modo subdolo
ed ipocrita i diritti dei papponi e degli sfruttatori e che, così facendo,
accettate la compravendita e la mercificazione delle donne e delle bambine
vulnerabili.
Considerevoli somme di denaro
ricevute da certi sostenitori del mercato del sesso [ n.d.t le autrici della
lettera alludono ai 750.000 euro che Amnesty International ha ricevuto dall’Open Society Foundation di George Soros ] fanno sospettare che voi poniate
il denaro nella stessa posizione in cui
lo pongono loro. Il denaro prima dei diritti umani. Davvero? Davvero vi siete
ridotti a questo? La posizione che avete assunto in merito alla prostituzione
fa sorgere seri dubbi sulle vostre reali aspirazioni, sulle vostre motivazioni
e sui vostri valori.
Sostenete e volete decriminalizzare
completamente un'industria tanto economicamente florida quanto umanamente
mortifera. Che cosa dovremmo pensare noi che siamo state consumate da questa
industria, noi che viviamo ogni giorno in compagnia degli effetti della sua
violenza e dei traumi che ci ha lasciato? Cosa dovremmo pensare di voi che
ignorate la nostra voce e l'esistenza di chi fra di noi non può esprimersi a
causa della violenza di questa stessa industria? Ignorarci e non tener conto
degli studi e delle meta analisi che dimostrano chiaramente che i diritti di
numerose donne e bambine sono calpestati nella prostituzione è un grave errore
da parte vostra. Sostenendo la prostituzione, avete perso la vostra
credibilità.
La vostra retorica favorevole al lavoro sessuale e le vostre
giustificazioni per garantirne il mantenimento sono assurde e ripugnanti per le
donne che, dopo averle sentite dagli industriali del sesso, hanno
"scelto" la prostituzione e ci hanno rimesso la salute. Lo sono anche
per chi difende e ha veramente a cuore la tutela dei diritti umani. Benché
sosteniate di voler evitare che questa industria faccia delle vittime, ignorate
la voce di chi ne è uscita e sa che è impossibile regolamentare la violenza.
Difendendo gli sfruttatori, non riuscirete certo ad eliminare la tratta e i
maltrattamenti inflitti alle persone intrappolate nell'industria del sesso, ma
voi fate finta di crederci per non perdere i vostri generosi sovvenzionatori. Questo
comportamento è indegno di un'organizzazione che dice di essere favorevole alla
difesa dei diritti umani.
Molte di noi hanno creduto
alla vostra retorica ed hanno voluto far soldi [come prostitute] nell'industria
del sesso. La nostra esperienza ci ha permesso di constatare che è impossibile
regolamentare la prostituzione in modo tale che i prodotti umani siano in essa
rispettati. Finché continuerete a sostenere che è possibile gestire un mercato
nel quale gli esseri umani sono i principali prodotti, noi continueremo a
denunciare la vostra posizione e ad invitare la popolazione a boicottarvi.
Marie-Josée Michaud e Rose Sullivan , sopravvissute
che avevano "scelto" la prostituzione, militato per la sua completa
depenalizzazione ed hanno cambiato idea di fronte all'evidenza e all'orrore.
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