Jürgen Rudloff, proprietario del "Paradise",
famoso bordello nei pressi di Stoccarda, è stato condannato per tratta, sfruttamento della prostituzione e frode a cinque anni di reclusione e al pagamento di una
sanzione di un milione e trecento mila di euro. Al capo del marketing
del Paradise è stata inflitta una pena di tre anni e tre mesi di carcere.
Il 30 novembre 2014 quasi 1.000 poliziotti fecero
irruzione nei bordelli di Rudloff: il Paradise di Leinfelden-Echterdingen nei
pressi di Stoccarda e le "sedi decentrate" di Graz, in Austria, di
Francoforte sul Meno e di Saarbrücken.
Come accertato dal tribunale di
Stoccarda, le donne nei bordelli di Jürgen Rudloff erano costrette a
prostituirsi, sfruttate e picchiate. Sul loro corpo era impresso, come un
marchio da schiave, il nome del loro prosseneta. Chi si ribellava veniva
pesantemente minacciata e picchiata. Il controllo all'interno dei locali era
brutalmente esercitato dai rockers degli Hells
Angels e degli United
Tribuns.
Infine, Jürgen Rudloff e il suo consulente fiscale
sono ritenuti responsabili di una frode milionaria a danni di istituti di credito ed
"investitori", fra i quali l'ex manager di Michael Schumacher: Willi
Weber.
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